L'Haku Patasi è l’Abito tradizionale Newa
La maggior parte degli abiti in Nepal sono realizzati in casa o fatti fare in sartorie artigianali. La tessitura era un'industria importante nella valle di Kathmandu. Molte persone avevano telai a mano nelle loro case e questo permane tutt’oggi. La gente tesseva tessuti per uso personale o per la vendita. La stoffa finita veniva inviata per essere tinta dai tintori che costituivano un gruppo di caste chiamate Chhipa (ora Ranjit o Ranjitkar). A Bhaktapur, città medioevale, una delle tre capitali storiche del paese, suddivisa in quartieri per arti e mestieri, c’è tutt’ora il quartiere dei tintori, dove potete ammirare i filati appena tinti, stesi al sole ad asciugare.
L’Haku Patasi. viene indossato principalmente durante i festival importanti come il nuovo anno "Nepa Sambhat" celebrato durante la Mha Puja, oppure durante il famoso Biska Jatra che si tiene in primavera.
La parola "Haku Patasi" è composta da due parole in Nepal Bhasa (in lingua Newa): "Haku" che significa "nero" e "Patasi" che significa "Saree", che è il tradizionale abito di questa area asiatica.
È un telo rettangolare lungo alcuni metri, fatto di cotone solitamente tessuto con il telaio a mano, un cotone che è coltivato in diversi luoghi intorno alla valle di Kathmandu.
Questo saree è indossato dalla vita ai polpacci e non copre le caviglie come generalmente fanno gli altri saree.
Di solito l’Haku Patasi è tenuto intorno alla vita dalla “Patuka” che funge da cintura.
La Patuka, solitamente chiamata "Jani" in Nepal Bhasa, è un lungo pezzo di stoffa bianca, una stola, che viene avvolta intorno alla vita per tenere il saree ben adeso ai fianchi, appunto come fosse una cintura.Sopra l’Haku Patasi viene indossata una camicetta a maniche lunghe legata ai quattro angoli del petto, solitamente chiamata "Chaubandi Cholo o Bhoto o Misha o Putu Laun" fatta di fili intrecciati sempre al telaio a mano, e che mostra dei disegni geometrici tradizionali.
Viene indossata inoltre la “Gaa”, che niente altro è se non la stola dell’Haku Patasi stesso, che come nei saree, viene passata diagonalmente sul petto e fatta scivolare dietro la schiena.
Questo abito ha tutta una simbologia. Il suo colore rappresenta la cultura e la storia delle tradizioni Newa. Le linee rosse inferiori del saree rappresentano le fonti del potere conferito alla potente dea Mahakali. Pertanto, l’Haku Patasi non è solo un vestito, ma simboleggia anche il potere delle donne nella società.
Alcuni dicono che questo saree è stato fatto di colore nero perché così ci sarebbe voluto molto tempo per far sì che si vedesse lo sporco e inoltre dicono che abbia la capacità di trattenere meglio il calore. C'è anche la convinzione che l’Haku Patasi abbia scopi medicali, si dice che tenga lontani i guai dopo essere stato benedetto dai "Gurjus"
Come indossare Haku Patasi? è simile a indossare gli altri saree; tranne che non ha bisogno di sottovesti.
Le ciabattine tradizionali in velluto chiamate Chakti laakhan completano il look
Ma non vi ho parlato dei gioielli usati su questo abito tradizionale
Al collo solitamente portano il Tayo un girocollo con pendente ovale a due punte che per la loro cultura è molto importante. Si dice che i pendenti appuntiti della collana simboleggino la valle di Kathmandu, mentre la parte superiore ne indichi la direzione. Allo stesso modo, le teste dei serpenti proprio sui pendenti, simboleggiano lo stupa Swayambhunath, dove la leggenda vuole sia nata la Valle stessa. Oltre a questo le donne indossano sempre una collana che si chiama Bhimpuma, fatta di coralli rossi e a volte di pietre dure.
Alle caviglie invece usano delle grosse cavigliere fatte a U chiamate Kalli. Un tipo particolare di Kalli, gli Sinhakhwa Kalli, hanno decorazioni leonine.
Gli orecchini d’argento invece sono i Makansi
Le donne Newa raccolgono i capelli in lunghe trecce e per abbellirle e renderle più lunghe, le intrecciano con i fili della Sachika, una cordicella rossa.
Sul capo portano dei gioielli dorati per abbellire le loro acconciature.
Il mio gioiello preferito è il Nyapu Shikha. Nyapu significa cinque e Shikha significa catena d'oro. Infatti si chiama così perché ha cinque file di catenelle dorate che sono interconnesse formando una sorta di rete triangolare che viene posta a lato del capo. Spesso per fissare meglio l'acconciatura usano la Jun clip, dove Jun sta per Luna ed è una clip dorata per raccogliere i capelli che ha la forma di luna a falce.
Ci sono altri gioielli che le donne Newa usano sul capo, ad esempio nei matrimoni, tipo il Lunswan che letteralmente vuol dire "fiore dorato", ed è un ornamento che viene messo al centro della testa a mo di coroncina e che spesso raffigura uccelli o fiori o la Sheerbandi, di fatto usata come il Lunswan, ma di forma differente, è un gioiello dorato a forma rettangolare, che viene posto in mezzo alla testa.