Se siete stati in Nepal di sicuro conoscete le note e il ritornello di questa canzone
Resham Firirì
Resham Firirì, solitamente è la prima canzone che si sente quando si arriva nel paese sul tetto del mondo, e dopo qualche giorno ci si ritrova a canticchiarne il ritornello cercando di ripeterne il testo in nepalese.
Canzone che nasce in area Annapurna, nei villaggi della regione di Pokhara che a fine anni 60 inizio 70 viene riarrangiata da Buddhi Pariyar e trasmessa da Radio Nepal diventando una delle più famose trekking song del paese. Questa canzone è una istantanea sulla vita quotidiana dei popoli nepalesi che abitano le colline del pre himalaya, è un inno al loro stile di vita e ai loro valori culturali. La canzone parla anche dell'amore e lo descrive insieme all'enorme bellezza naturale dell'Himalaya.
Qui il testo in lingua nepalese scritto con il nostro alfabeto:
Le parole di questa canzone sono state raccolte e riscritte da Buddhi Pariyar mentre stava camminando verso la casa di una amica che viveva in un luogo remoto raggiungibile solo con un tortuoso sentiero di montagna. Si dice che lui sentì il ronzio di un insetto passargli accanto, era un insetto della seta e la seta in nepalese si dice Resham. Buddhi Immaginò che se avesse potuto volare come quell’insetto, avrebbe potuto raggiungere la sua destinazione senza difficoltà e molto velocemente.
Ora proverò a tradurvi riga per riga.
Ogni riga ha un significato unico e potrebbe non integrarsi bene con il significato del verso successivo. Questo succedeva anche nelle nostre vecchie canzoni, in cui il testo andava integrato con il ritmo. Fondamentalmente Resham Firiri è una canzone d'amore. Parla di sentimenti.
Inoltre nella traduzione dal nepalese all’inglese le parole perdono il loro significato figurato e originale, ma più o meno il significato del titolo della canzone e dei primi versi potrebbe essere spiegato in questo modo.
Resham Firiri
Se appendi alla corda per stendere i panni, l’estremità di un fazzoletto mentre soffia il vento, Il flusso composto dal fazzoletto con la corrente d'aria nel linguaggio locale è chiamato Firiri, Quindi Resham Firiri è il fluttuare della seta al vento che vola via veloce come il piccolo insetto visto da Buddhi
Udera JaunKi Dhanda Ma Bhanjyang
Udera – Volando
Jau – Vai
Ki – Oppure
Dada – Collina
Ma - In
Bhanjyang - Passo di montagna, si riferisce anche a un terreno pianeggiante in cima a una collina, quindi ad un altipiano
Quindi lui deve raggiungere lei. Sono innamorati l'uno dell'altro. Non importa dove siano. Lui volerebbe da lei veloce fino in cima alla collina, come il fluttuare dei fili di seta al vento.
Come se potessero fare tutto perché tutto è possibile in amore e in guerra, no?
Kukura Lai Kuti Ma Kuti Biralo Lai Suri
Timro Hamro Maya Priti Dobato Ma Kuri
Kukur – Cane
Lai – Per
Kuti Ma Kuti – Letteralmente, quando le persone vedono un cane giocoso dicono Kuti Kuti. (Kuti non ha una traduzione è un po’ come nella filastrocca della vecchia fattoria quando si chiamano gli animali col verso che fanno)
Biralo – Cat
Suri – Simile a Kuti Ma Kuti per il cane, in Nepal dicono Suri per il gatto. Se vuoi attirare un gatto a caso in Nepal, devi dire Suri La, La.
Timro – Tuo
Hamro – Il nostro
Maya Priti – Amore
Dobato – Incrocio di due strade
Kuri – Aspetta
Queste strofe sono molto semplici da interpretare. Kukur lai kuti ma kuti, biralo lai suri. Stanno a significare il modo in cui si chiama con amore un cangnolino e un micino. Timro hamro maya priti dobato ma kuri, il nostro amore è sbocciato quando ci siamo visti per la prima volta mentre aspettavamo all’incrocio di due strade.
Eak nale banduk dui nale banduk, mirga lai takaeko
Mirga lai maile takaeko hoina, maya lai dakaeko
Eak - Uno
Nale – Canna
Dui – Due
Banduk – Pistola
Mirga – Cervo
Takaeko – Aguzzo
Maile – Io
Hoina – No
Maya – Amore
Dakaeko – Chiama
Anche qui questa strofa non ha un senso tradotta letterlamente. E’ stata scritta per avere un ritmo perfetto. Guarda "Takaeko" e "Dakaeko", sono abbastanza simili. Nella prima strofa sta scritto che il fucile a canna singola e doppia è puntato verso il cervo. E nella seconda strofa, sembra dica che non vuole vedere un fucile puntato sul cervo ne tanto meno sul suo innamotato/a. Vuole solo sentire parlare di amore. C'è amore ovunque, in tutta la canzone.
Aakash ma jhahaj shadak ma motor nabahye gada cha
Yo man jasto tyo man bhayae tagat ghada cha
Aakash – Cielo
Jhahaj – Aereo
Shadak – Strada
Motor - Veicoli a motore
Nabhaye – Non ce l'ho
Gada – Tirando il carro
Cha – Avere
Yo – Questo
Man – Cuore
Jasto – Sii come (simile)
Tyo – Quello
Tagat – Forza
Ghada – Forte
Alcune parole come Gada e Ghada sono simili. Nella scrittura in caratteri nepalese, sono leggermente diverse. La prima strofa, recita che se non c'è un aereo in cielo e non ci sono veicoli disponibili sulla strada, allora ci sarà pure un carretto. Nella seconda strofa si dice che, se entrambi i loro cuori sono simili, la fantasia e il desiderio saranno più forti. Inoltre, la seconda strofa potrebbe essere intesa in modi differenti, tipo: “se il tuo cuore è come il mio in termini di sentimenti, allora l'amore è o sarà più profondo e dolce”.
Sano ma sano gai ko baccho, bhirai ma ram ram
Chodera jana sakina maile, baru maya sagai jau
Sano – Piccolo
Gai – Mucca
Ko- di
Baccho – Vitello
Bhirai – In pendenza
Ram ram – quando qualcuno sta per morire
Chodera – Partendo
Jana – Vai
Sakina – Non posso
Maile – Io
Barùu– Invece
Maya – Amore
Sagai – Insieme
Jau – Vado
Nella prima strofa provano pietà per un vitellino. Il vitello è su un pendio pericoloso. Ram è il nome del dio induista. È naturale che quando qualcuno è nei guai, si invochi il nome di un Dio. Come i Cristiani, dicono Oh Gesù, gli induisti diranno Ram. Gli induisti hanno centinaia di divinità, e a volte sono confusi su chi invocare. Ram è usato abbastanza frequentemente.
Nella seconda strofa di parla di non lasciarsi l'un l'altro. “Non posso andare da solo lasciandoti, quindi andiamo insieme”. Queste due strofe possono essere anche interpretate come legate tra loro con questo significato: si parla di un vitello che sta per morire nella prima strofa. Nella seconda, si dice che uno non può lasciare l'altro, devono andare insieme, stare insieme. Quindi si amano così tanto che preferiscono morire insieme invece di lasciare l'altro da solo. Oppure può essere interpretato in modo diverso: uno promette di non lasciare l'altro qualunque sia la situazione che dovranno affrontare, l’affronteranno insieme, anche la morte.
Questa è decisamente una canzone d'amore. Non c’è alcun dubbio in merito. È tutta una questione di amore.
Ora se vi va potete anche impararne il testo. Così quando verrete in Nepal potrete stupire i Nepalesi e cantarla con loro. Come vi ho scritto, questa è una possibile interpretazione, diciamo quella più romantica e forse una delle più note, ma non è la traduzione esatta
spero comunque che vi abbia incuriositi
Un’ ultima cosa è sulla sua base musicale: è costituita da tre diversi strumenti, il Sarangi, che è il tipico violino nepalese, il Madal che è il tamburo tradizionale e il Basuri il flauto nepalese.
Namaste