Pashupatinath पशुपतिनाथ मन्दिर è uno dei luoghi più visitati del Nepal e si trova lungo il fiume Bagmati a est di Kathmandu, subito dopo all'aeroporto di Kathmandu. All'interno del complesso si trova l’omonimo tempio che alcuni raccontano essere il più antico tempio indù del Nepal, risalente al V secolo. Per i non induisti l’accesso all'interno del tempio principale di Pashupatinath è vietato ma è possibile visitare tutta l’area che si sviluppa attorno al tempio, che è densa di cose interessanti da vivere e vedere.
L’area è famosa tra i viaggiatori per via del fatto che qui si tengono le cerimonie funebri secondo il rito induista, per cui è possibile vedere le cremazioni rituali ogni giorno e a ogni ora sui ghat lungo il fiume.
Mentre sul lato opposto del fiume ci sono una miriade di piccoli stupa (chaitya) e templi dove spesso si riuniscono i Sadhu, i santoni induisti.
Ogni anno tra febbraio e marzo c'è un festival che celebra il Dio Shiva noto come Shivaratri. Le date cambiano ogni anno ma è uno spettacolo unico a cui partecipare.
Leggenda sul tempio di Pashupatinath
Come tutti i luoghi in Nepal, la storia e le leggende si mescolano insieme e ognuno racconta la sua versione.
La leggenda che hanno raccontato a me narra che Pashupatinath sia nata quando Lord Shiva si fermò nella zona e e si trasformò in un cervo. Viveva così bene qui che non volle più andarsene. Shiva qui divenne poi noto come Pashupatinath, la sua personificazione come Signore di tutti gli animali. La leggenda poi si modificò ulteriormente e si iniziò a dire che chiunque fosse venuto qui per adorare il Dio non sarebbe rinato come un animale nella sua prossima vita, una cosa molto importante per i credenti della reincarnazione. Oggi all'interno della sezione "proibita" del tempio c'è un grande Shiva lingam che rappresenta il luogo "esatto" in cui Shiva viveva un tempo. Questo è anche uno dei dodici Jyotirlinga di Shiva. Il resto di questi Jyotirlinga rappresentativi del corpo di Shiva si trovano in India. I pellegrini induisti ci tengono a visitare i vari Jyotirlinga, incluso questo a Kathmandu e di solito ci vengono durante Shivaratri, la festa che si tiene per celebrare il compleanno della divinità. Questo Shiva Lingam fa anche parte dei 275 Paadal Petra Sthalams o Holy Abodes of Shiva con sede in tamil che sono sparsi in tutto il continente asiatico.
Sebbene la data esatta della costruzione del tempio principale di Pashupatinath non sia nota, gli storici affermano che fu costruito nel V secolo intorno al 400 a.C. Ma la storia è alquanto confusa. Esiste un'iscrizione di Supuspa Deva, un re Lichchhavi datata 753 d.C., che rivendica al re la costruzione del tempio originale in legno. Tuttavia una leggenda afferma che il lingam era lì prima di questo periodo e il re Supuspa Deva vi costruì quindi successivamente un tempio di cinque piani. Si dice poi che un re di nome Shivadeva nel XII secolo abbia ricostruito di nuovo il tempio in legno. Poi nel XIII secolo il re Ananta Malla costruì il tetto durante il più grande periodo artistico del Nepal. Pochi sanno che il tempio originale di Pashupatinath fu distrutto dalle termiti e quello attuale fu ricostruito su di esso nel XVII secolo.
Il complesso di Pashupatinath
Pashupatinath è un "complesso" templare e non un singolo tempio. E’ davvero grande e questo è uno dei motivi per cui le guide turistiche spesso non riescono a farvi esplorare l'intera area. Assicuratevi di pianificare per bene la vista in anticipo in modo da non vedere solo il tempio di Pashupatinath (da fuori perché dentro non si può entrare!) con i ghat e l'area della cremazione. Il complesso di Pashupatinath è aperto a tutti coloro che hanno acquistato un biglietto d'ingresso (1000NRP)
Qui di seguito in sunto le attrazioni da visitare:
- I Ghat di Pashupatinath per uno sguardo alle cremazioni rituali. Ogni Ghat ha un significato diverso e io non li ho ancora imparati tutti
- L'Arya Ghat che è il luogo in cui vengono cremati i membri della famiglia reale
- Uno sguardo al tempio di Pashupatinath dall'esterno guardandolo dai santuari votivi, i Pandra Shivalaya e dal Tempio di Ram oltre il fiume lungo le terrazze
- Il Vatasala Mandir con un santuario dedicato a Bhairab
- Ananta Narayan, una rara statua in terracotta
- Andare a cercare uno dei misteriosi Sadhu che spesso si radunavano qui e che ora vivono nelle grotte oltre la casa dei moribondi. Alcuni di loro sono necrofagi e pensano che cibandosi dei resti delle ossa dei defunti loro possano assorbirne le doti.
Il complesso del tempio di Gorakhnath enorme area piena di santuari
il Tempio di Ram (Ram Mandir), un grande tempio dove molti Sadhu si radunano e si ritirano all’ombra dei portici
- Porta di Sati la porta della moglie di Shiva
- Superando la scalinata oltre i Pandra Shivalaya c'è una tranquilla area boschiva in cui e bello farsi una passeggiata, facendo però attenzione alle scimmie che rubano cibo, oggetti luccicanti, tipo i vostri occhiali da sole. Da qui attraversando la foresta a piedi si arriva a un ponte tibetano, l’uscita che a piedi vi porterà fino a Bouddanath, il borgo del grande Stupa bianco e giallo Buddhista
Il tempio di Guhyeshwari, è un altro tempio off-limits per i non indù dove si trova la Yoni di Sati.
Il tempio di Pashupatinath che non possiamo vedere
Le persone che non sono induiste non possono entrare nel tempio di Pashupatinath. Solo gli indù sono ammessi ma non possono fare fotografie. Nel tempio vero e proprio c'è una rigorosa sicurezza con metal detector e ci sono armadietti per mettere gli oggetti personali.
Si entra attraverso un enorme cancello ad arco dove un grande Nandi in bronzo dorato si inginocchia davanti al tempio.
Il tempio di Pashupatinath si trova nel mezzo di un cortile ed è un tipico tempio nepalese in stile a Malla, quindi quadrato a pagoda su due livelli costruito su un singolo basamento. E’ alto circa 23 metri e mezzo. Ha quattro portali e ognuno riccamente decorato in oro e argento. I montanti del tetto in legno sotto il primo livello del tetto in ottone mostrano sculture in legno dei membri della famiglia di Shiva. Questi includono Parvati, Ganesh, Kumar, Hanuman, Ram, Sita e Lakshmi. All'interno della prima porta si trova il sancta sanctorum esterno che è uno stretto corridoio attorno al sancta sanctorum interno.
Il santuario interno di Pashupatinath e Shiva Lingam
Il santuario interno ha un grande lingam di pietra di un metro posato su una Yoni d'argento che è circondata da un Naga (serpente). Il Lingam rappresenta le quattro facce di Shiva: Sadyojata o Barun, Vamdeva o Ardha nareshwor, Tatpurusha, Aghor e Ishana. Questi rappresentano anche la terra, l'acqua, l'aria, la luce e l'etere. Ciascuno dei volti ha piccole mani che mostrano le Rudraksha (lacrime di Shivas) su un lato e un Kamandalu (vaso per l’acqua) nell'altro. Questo Shiva Lingam è rivestito con un drappo dorato. Il rituale di versare il latte sul Lingam non viene eseguito continuamente ma solo durante una puja particolare detta Abhisheka, tenuta dai quattro devoti sacerdoti di Pashupatinath. Il lingam è visibile solo dalle 5:00 alle 12:00del mattino.
I quattro sacerdoti di Pashupatinath
Gli unici sacerdoti autorizzati a toccare lo Shiva Lingam a Pashupatinath sono quattro sacerdoti Bhatt o Bhatta che sono stati ordinati in India. Gli altri sono sacerdoti Bhandari che sono aiutanti e custodi a cui non è permesso toccare il lingam.
La sera al Complesso di Pashupatinath: la Aarti Puja
La maggior parte delle serate che si tengono ai Ghats di Pashupatinath includono canti rituali, illuminati da torce, e cerimonie a lume di candela con i famosi rituali del Fuoco, chiamati Aarty. Questo di solito avviene verso le 18:00. La biglietteria a quest’ora non è aperta ma ci sono i guardiani. È importante notare che si tratta di cerimonie religiose, per cui ci si può andare, ma col dovuto rispetto. La stragrande maggioranza del complesso sarà buia e chiusa. Ma i Ghats sono ben illuminati dal fuoco.
Il giorno più propizio in cui andare è il lunedì, il giorno in cui tutti adorano Shiva e il giorno in cui i sacerdoti del tempio performano una speciale aarati per placare il grande distruttore.
Al tramonto sulle rive del fiume di fronte al tempio, il Bhatta (sacerdote) inizia i preparativi per l'Aarati. Dall'altra parte del fiume, un altro sacerdote sta sistemando la legna e si sta preparando per officiare il rito della cremazione.
Tutti coloro che sono qui vogliono abbandonarsi in un viaggio spirituale. Uno che ricorderanno per gli anni a venire.
C'è una atmosfera sempre densa e unica qui a Pashupatinath. Situato sulle rive del sacro Bagmati, il tempio è uno dei santuari indù più importanti del mondo. I devoti provenienti da tutto il mondo vengono a visitare il tempio che è stato anche dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. I fedeli dicono che il pellegrinaggio per venire qui esista da quando qui fu scoperto uno Shiva lingam
La Aarati è un evento a cui vale la pena di partecipare. Tre sacerdoti si allineano sotto i tempietti di Shiva sulla riva del Bagmati da dove possono avere una vista diretta del tempio di Pashupatinath.
Ma che cos’è l’Aarti? L’ Aarati è un rituale di adorazione in cui viene offerta al Dio la luce del fuoco prodotto dagli stoppini imbevuti di burro chiarificato. La puja del fuoco è tenuta da tre sacerdoti che pregano in una sorta di danza sacra utilizzando lampade a olio, lanterne e altri elementi religiosi cantando mantra sacri.
L'Aarati inizia con l'adorazione con l'incenso che viene bruciato con olio vegetale e diversi tipi di legno. Mentre ciò sta accadendo, un gruppo di devoti inizia ad accendere tre grandi lampade illuminate con cinquantaquattro diyos (piccoli lumini a olio) che vengono innalzate in cielo in onore di Shiva. I sacerdoti prima suonano le Shankara (conchiglie devozionali) poi portano le luci quattro volte verso il basso e poi sette volte in alto con movimenti perfettamente coordinati disegnando dei cerchi in cielo.
L'Aarati di Pashupatinath viene fatta in adorazione del Tempio di Pashupatinath e del fiume sacro Bagmati che ha una grande importanza nella religione indù. Si crede infatti che fare un bagno santo su questo fiume lavi via i peccati
I bhajan, i canti devozionali vengono riprodotti dagli altoparlanti. Bhajan è un termine sanscrito dalla radice bhaj (prendere parte, condividere) legato al termine bhakti (devozione), e a bhagavan (Dio) e contemporaneamente, alcuni seguaci e santi iniziano una danza chiamata Tandava. Il Tandav è una danza celeste eseguita da Lord Shiva. Quindi, i fedeli la ballano durante l'Aarati rendendo omaggio a Shiva.
Ogni movimento durante la Aarti sewgue un preciso rituale. I movimenti in basso simboleggiano l'adorazione dei piedi del Dio e quelli in alto sono per la sua testa. Ciascuno degli oggetti di culto viene ruotato nello stesso modo.
L'obiettivo dell’ Aarati è mostrare il rispetto e la gratitudine verso Shiva, il santo fiume Bagmati e, infine, alla Dea Parvati,
La religione indù crede nella presenza di Dio in ogni anima vivente. Dà importanza al bene per tutti piuttosto che al bene per uno solo. Questo è rappresentato durante l'Aarati in cui si cantano preghiere per il bene dell'intera umanità. La fine dell'Aarati è invoca il benessere per ogni anima vivente e ringrazia Dio per la gentilezza da lui elargita.