Ogni anno a Thimi e a Bode, a circa dieci minuti di auto da Bhaktapur, subito dopo il capodanno nepalese si tengono due festival rispettivamente il Sindoor Jatra e il Jibro Chhedne Jatra, conosciuto come Tongue Piercing Festival.
Qui a Thimi il clou del Biska Jatra si celebra con tre eventi, la Chaneysinya Jatra, che avviene tra la mezzanotte e la mattina del primo giorno del nuovo anno Nepalese, quando per le vie del borgo l'effigie della dea Bhalkumari viene portata in processione accompagnata dai fedeli che sorreggono delle torce le cui fiamme illuminano la notte. Il Sindoor Jatra il giorno successivo con la Suthyasiya Jatra, processione mattutina, con l’arrivo del nuovo anno, celebra anche l’arrivo della primavera. Sindoor vuol dire polvere arancione, e per la popolazione Newa è noto come Bhuiesina Jatra. Secondo la tradizione dalla mattina presto, dai vari borghi vicino a Thimi partono 32 baldacchini adornati con ghirlande e offerte, detti Kaths, che sono portati a spalla dal popolo Newa, che ricordano molto le candelore di Sant’Agata a Catania.
Questi Khats portano le effigie di varie divinità, e il più importante è quello che traporta Ganesh che un tempo arrivavsa da Nagadish.La processione fa tre giri del villaggio. Mentre le portantine si radunano insieme in processione verso il centro di Thimi, rincorrendo quella con Ganesh, la gente lancia polveri arancioni dette Sindoor, sulle divinità e sui fedeli in processione che suonano flauti tamburi e cimbali in allegria, fino a trovarsi tutti al tempio di Taleju o Bhalkumari per officiare Puje e fare offerte.
Jujubhai Shrestha di Bode, si è fatto il piercing sulla lingua per ben 9 anni consecutivi. Lo ha fatto per dare continuità a una tradizione che dura da secoli, e che cade ogni anno il 2° giorno del mese di Baishakh. Ora il suo successore è Sujan Baha Shrestha
L’officiante deve seguire un rito preparatorio di alcuni giorni in cui deve essere purificato (gli vengono anche rasati i capelli).
Prima del rituale del piercing, che viene fatto da un fabbro con un lungo spuntone acuminato bagnato da olio, il fabbro che lo ha forgiato fa una puja alle divinità.
"Non c’è dolore, ne paura ne nessun sanguinamento " racconta Krishna Chandra Baga, l’uomo che esegue il piercing sulla lingua di Shrestha."Questo è dovuto al potere divino di questo rituale. Altrimenti non sarebbe possibile" racconta Baga, a cui è stato fatto il piercing per 12 volte. Se la lingua dovesse sanguinare seguirebbero grandi sventure!
Durante il rito, le donne vestite in saree rosso, lanciano a Shrestha riso e fiori come offerte di buon auspicio, nelle due ore di rituale in cui l’officiante percorre le vie del borgo con il Mahadip sulle spalle, un palo di bamboo con delle torce a raggiera, che era stato posato sul tempio di Poncho Ganesh per essere benedetto. Il rituale offre una puja in tutti i templi, e Shrestha, circondato da una folla di fedeli danzanti al ritmo del suono dei cimbali e dei tamburi rituali, alla fine della festa si toglierà lo spuntone dalla bocca, davanti al Pancho Ganesh temple.
Dopo essersi tolto il piercing l’officiante metterà un po’ di terra sacra sulla sua lingua come vuole l’antico rituale, che risale all’epoca Lichhavi.
Una leggenda, che di questa mitica era, racconta che il piercing alla lingua sta a significare la sconfitta sui demoni e spiriti maligni, che avevano preso sotto scacco la comunità locale, rapendo i bambini e uccidendoli.
Dicono che 1600 anni fa un giovane studente monaco, grazie al'aiuto di Bhairab, avesse catturato uno spirito maligno attraverso dei rituali tantrici e attraverso gli insegnamenti di antichi testi Buddhisti e Induisti, tenendolo prigioniero per molti giorni. Questo spirito maligno venne liberato solo dopo che gli venne fatto il piercing sulla lingua e per punizione venne costretto a girare per la città con delle torce a raggiera fissate su un palo di bamboo e infine esiliato per sempre per proteggere la comunità dai disastri che avrebbe portato. Il festival si celebra dai tempi di Re Jagajyoti Malla
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