martedì, novembre 25, 2014

Gli otto simboli del buon auspicio nel Buddhismo Tibetano

In Tibet e in Nepal si incontrano spesso questi simboli. Vediamo un po' di spiegarne il significato


Il nodo infinito

Il nodo infinito che rappresenta l'intreccio indissolubile della Saggezza e della Compassione, simboleggia l'infinita conoscenza e saggezza del Buddha e l'eternità dei suoi insegnamenti inoltre sta a significare la lunga vita e il suo scorrere e trasformarsi col ciclo delle sue energie e l’eterno amore nel fluire delle rinascite. Inizio e fine uniti insieme.

 


I pesci dorati

Simboleggiano la salvezza dalla sofferenza, la mancanza di paura, il superamento degli ostacoli e la capacità di sapersi muovere nell'oceano di sofferenza del Saṃsāra, consci che la via del Buddha conduce alla salvezza e al raggiungimento della liberazione, liberi nell’acquisire la consapevolezza della propria natura, così come i pesci nuotano liberi nell’acqua


 


 
 
Il parasole

Il parasole simboleggia la compassione e la protezione che la via del Buddha offre a tutti gli esseri senzienti dalle malattie, dal dolore e dall'ignoranza.

 


 
Dhungkhar, la conchiglia

Rappresenta la gloria dell'insegnamento del Dharma, che come il suono della conchiglia si diffonde in tutte le direzioni, e l'abbandono dell'ignoranza e rappresenta, per le sue virtù sonore in quanto viene suonata per richiamare alla preghiera usandola come strumento a fiato, il suono stesso del Dharma, che sa adattarsi alle capacità ricettive di ciascun essere.

 

 
Vessillo della vittoria

Rappresenta la vittoria degli insegnamenti buddisti, la supremazioa della conoscenza sull'ignoranza e sulla paura, la vittoria del Dharma contro su tutti gli ostacoli e il raggiungimento della felicità suprema. Lo si trova spesso agli angoli dei tetti dei monasteri.

 



Phumba, il vaso della ricchezza

sta a simboleggiare l’abbondanza e la longevità, si dice contenga l’elisir dell’immortalità e della salute spirituale inoltre simboleggia la realizzazione spirituale stessa e la perfezione del Dharma. Questo tipo di vaso, che di solito è usato per contenere acqua o anche cibo è l’unico oggetto che un monaco in realtà può possedere.


 
 
Padma, il fiore di loto

rappresenta la purezza, per la sua capacità di fiorire in acquitrini fangosi senza aver traccia di impurità sui suoi petali bianchi o rosati. Rappresenta quindi la purezza spirituale, ed è per questo che spesso le rappresentazioni iconografiche del Buddha e dei Bodhisattva sono sedute su fiori di loto aperti. La simmetria dei suoi petali, rappresenta invece l'ordine del cosmo e per questo viene utilizzata come modello per la realizzazione dei mandala



Dharmachakra, la ruota del Dharma

E’ la ruota della legge Buddhista, la ruota del Dharma, messa in moto da Buddha durante il primo insegnamento pubblico della sua dottrina nel parco delle Gazzelle di Sarnath in India, spesso infatti è rappresentata tra due gazzelle. Rappresenta anche l’ottuplice sentiero, che porta alla salvezza  e alla liberazione attraverso gli insegnamenti del Buddha, e sta a significare l’insegnamento Buddhista nella sua totalità. Il mozzo rappresenta l'addestramento alla disciplina morale che rende stabile la mente, i raggi rappresentano la comprensione della vacuità di tutti i fenomeni che permette di eliminare l’ ignoranza e il cerchio esterno, identifica la concentrazione che permette la pratica della dottrina buddista.