estate 2004
...sto continuando a viaggiare, se posso, sempre più frequentemente. Nel 2004 il mio viaggio in Thailandia...25 giorni di afa, fango, desiderando solo la pioggia per poter essere bagnata da qualcosa di fresco e non dal caldo indocinese. Ho vissuto le contraddizioni di Bangkok, bella, inquinata, deturpata dal cemento e miracolosamente viva nella sua cultura. Sono stata al nord per un lungo ed estenuante trekking sulle colline al confine con la Birmania e il Laos, giorni di fango e acqua ospite delle tribù locali, Hakka, Lahu, Padaung, nelle loro palafitte, a dividere con loro i pasti e gli sguardi e ad assorbire la loro cultura. Sono entrata in estasi ad ammirare Sukhothai e Ayuttaya, a girarle per ore in bicicletta e a stare distesa sull’erba sotto i templi ad aspettare il tramonto. Mi sono concessa anche qualche giorno di mare in un parco naturale nella provincia di Surat Thani dove ho provato una pace intensa. Ho cercato di vedere il più possibile e di stare il più lontano dai luoghi turistici. E’ stata la mia prima volta in oriente, un oriente comunque già molto moderno. E’ stato bello. Ho trovato il tempo anche per ritornare per la terza volta al Cairo sfruttando uno scalo di 36 ore…non si trascura niente…viaggiare per me è come una droga, mi da piacere ma sofferenza e mancanza quando rientro…
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